Associazione

Close in the Distance è un’organizzazione senza scopo di lucro fondata nel 2022, che nasce originariamente come gruppo civico e informale di persone che oggi abitano un po' ovunque in Italia e in Europa, ma soprattutto tra Milano e Palermo.

Il nostro gruppo di lavoro è composto da tutor, psicoterapeut*, educatric*, formatric*, mediatric* familiari e volontar* che, in parallelo al proprio lavoro, si sono sempre impegnat* in attività di volontariato e di attivismo, avvicinandosi durante gli anni del covid al volontariato online, al digital social work, all'educazione e formazione continua in maniera virtuale. Tutt* noi proveniamo dal mondo del no profit, della ongoing education, della progettazione sociale, avendo alle spalle tante e diverse esperienze a sostegno della diversità e dell'inclusione per persone giovani e adulte anche in condizione di vulnerabilità e disagio, a rischio dispersione o, semplicemente, senza i mezzi o la possibilità diretta di accedere ad attività educative, formative, o ancora a servizi d'orientamento e di supporto individuale.

Storia

Close in the Distance è stata fondata proprio per questo: per non disperdere il lavoro fatto insieme durante il covid e un po' oltre, per non interrompere quello che abbiamo condiviso, online e in modo volontario, su piattaforme e canali come Discord, Reddit, così come in diverse comunità virtuali legate al mondo e alla cultura del gaming. In quel periodo, c'è chi tra di noi ha iniziato a svolgere la propria attività di supporto psicologico e di tutoraggio familiare e genitoriale online, dialogando persone e famiglie in condizione di isolamento che, anche prima della pandemia, abitavano in contesti e regioni molto periferiche e che quindi, senza il virtuale, non sarebbe stato possibile raggiungere. Oppure ancora, formatric* e facilitatric* che hanno iniziato a svolgere la propria attività online, utilizzando gli strumenti e i canali digitali per realizzare iniziative e workshop online con giovani e adult* di tutta Europa, raggiunte per esempio tramite un gioco online multiplayer.
E ancora. . . tutor e volontar* che, per rendere più utile il proprio tempo passato tra le mura casa, hanno supportato e orientato tante giovani persone adolescenti, un po' sole, offrendo loro una mano d'aiuto anche in piccole cose pratiche, legate al mondo della scuola, che si trovava in una condizione molto difficile e che non sempre, anche con le migliori intenzioni, è stata in grado di utilizzare bene gli strumenti virtuali e digitali.

Finito il covid e il cosiddetto periodo post-pandemico, passato un po' di tempo, è stata fondata Close in the Distance, in un certo senso capitalizzando le esperienze, le competenze, le metodologie acquisite parlando e coinvolgendo persone giovani e adulte grazie a un computer, a uno smartphone, in un canale vocale, in un thread e sui social media, rendendoci conto che sì, non è solo possibile, ma anche utile e impattante fare formazione democratica e lavoro sociale in gruppi di conversazione virtuali, che il volontariato non si ferma all'attività "in strada", ma che può essere svolto a partire da una comunità di persone che gravitano intorno a un MMORPG, che il tutoraggio digitale è in grado di superare confini e distanza, dandoci la possibilità di raggiungere persone che, altrimenti, non avremmo mai potuto incontrare e conoscere.

Il nostro nome

Close in the Distance è il flag dietro cui tutt* noi ci siamo trovat*, in modo spontaneo, proprio fin dall'inizio. E non poteva essere altrimenti!
Il nostro nome deriva dal titolo di una canzone, una soundtrack di un famoso videogioco multiplayer online che, un po' come tutti gli MMORPG, coinvolge e raduna tante, ma davvero tante persone di ogni età. Adolescenti, persone più adulte, intere famiglie, persone anziane. E proprio tanto del nostro volontariato e lavoro sociale digitale, anche di tipo familiare, durante il covid, lo abbiamo iniziato a svolgere proprio lì, in luoghi fantastici e virtuali, con i nostri avatar e personaggi.
Da lì, ci siamo mossi verso altre piattaforme e altri strumenti, senza però dimenticare in che modo un gioco online e le sue comunità fossero divenute, inaspettatamente, davvero tanto altro. Lì abbiamo iniziato a svolgere attivismo LGBTIQA+ online, supportando persone che, tramite un avatar di gioco, hanno con noi e per la prima volta fatto coming out, cercando tanto conforto quanto risorse e riferimenti da parte dei "più grandi".

Abbiamo ascoltato e orientato genitori iper stimolati e in burnout, tra ansia per il proprio lavoro, stravolto dalla pandemia, e apprensione per la propria famiglia, in un momento in cui non era letteralmente possibile uscire di casa, o quasi.

E, infine, abbiamo anche svolto la nostra attività di formatric* online, in questo caso più che altro per lo staff di enti pubblici italiani, imparando talvolta anche noi più o meno da zero le potenzialità delle nuove piattaforme d'interazione virtuale.

Close in the Distance significa anche vicini nella distanza, oppure, se vogliamo, accorciare, ridurre la distanza. Da qui, è stato spontaneo scegliere queste parole come nome per la nostra associazione, come un vero e proprio simbolo che rimandasse, immediatamente, a un'idea di spazio sia fisico sia virtuale in cui potere fare gruppo, in cui avvicinarsi l'un* l'altr*, in cui potere sfruttare appieno quanto davvero di buono ci può essere nella nostra cultura digitale e virtuale quotidiana, di cui tanto si parla in modo negativo, senza mai però riflettere sul fatto che difficilmente una cosa è, di per sé, bella o brutta e che, semmai, tutto dipende dall'uso che se ne fa.

E oggi cosa facciamo?

Oggi continuiamo il nostro lavoro di psicoterapeut*, tutor, educatric*, mediatric* familiari e per la genitorialità, di volontar* e formatric*, con l'impegno e l'obiettivo di promuovere, quanto più possibile, un uso sano, consapevole e inclusivo della cultura digitale quotidiana, in ogni sua forma, senza dimenticare da dove veniamo e, soprattutto, con chi abbiamo iniziato:

- Sviluppiamo attività, percorsi e progetti fortemente incentrati sulle prospettive femministe e queer, insieme alle più vaste tematiche SOGIESC, lavorando soprattutto per introdurre questi concetti in contesti e ambienti lavorativi e di tipo sociale, con un focus sui servizi psicologici e sull'orientamento familiare

- Svolgiamo attività di sensibilizzazione sul digitale quotidiano, promuovendo l'integrazione e l'impiego di tool virtuali tra cui videogame e digital roleplay in contesti che spaziano dal supporto terapeutico all'orientamento familiare, utilizzando questi strumenti anche per trasmettere, in modo più trasversale, competenze e valori di base, civici, democratici e d'inclusione della diversità

- Contrastiamo, con risorse e workshop sia in presenza sia soprattutto online, le derive negative del digitale, come per esempio le nuove dipendenze dal gaming o dai social media, anche formando in questo altr* operatric* e altri centri di prevenzione, pubblici e privati. Proprio perché questi strumenti sono per noi tanto utili, tanto vicini alle nostre abitudini e alla nostra cultura personale, sappiamo bene quanto un utilizzo con controllato, non consapevole e non mediato possa, alla lunga, arrecare danno alle persone di ogni età, al pari di altre e, per così dire, più tradizionali dipendenze o devianze

- Svolgiamo attività di supporto e affermazione identitaria soprattutto per giovani persone LGBTIQA+, raggiungendole e coinvolgendole soprattutto online, fornendo loro non soltanto ascolto, ma anche risorse e percorsi di autovalorizzazione, modelli e informazioni utili soprattutto in casi di discriminazione, bullismo e abuso, da parte dei pari o della famiglia

- Promuoviamo il contatto e il dialogo con altre culture europee, oggettivamente più all'avanguardia in tema d'inclusione, visibilità LGBTIQA+ e politiche di genere, ma anche d'integrazione digitale quotidiana, attraverso dialoghi e mobilità virtuali, con l'obiettivo di internazionalizzare sempre più la nostra associazione, anche offrendo alle persone adulte che si rivolgono a noi, soprattutto con minori opportunità economiche, veri e propri soggiorni all'estero, in Europa, presso organizzazioni che lavorano, come noi, per il miglioramento delle condizioni di benessere, per lo sviluppo delle competenze sia di base sia settoriali, per la crescita e lo sviluppo di un maggiore senso d'inclusione.

E soprattutto. . . Promuoviamo la cultura del no profit, delle azioni e delle iniziative senza scopo di lucro. Tutto quello che facciamo è, e sarà sempre, accessibile, gratuito e aperto a tutte le persone interessate ai nostri temi e a quello che facciamo, ispirandoci sempre alle parole chiave Accessibilità, Solidarietà e Collaborazione che descrivono quello che davvero il mondo online era un tempo, e che può essere ancora, con l'impegno di tutt* e con un po' più di consapevolezza e orientamento.